Negli anni ’90 si sono sviluppati,
a livello europeo, modelli di gestione urbana che guardavano alla sostenibilità
nelle città e sono state portate avanti politiche improntate alla mobilità
sostenibile per soddisfare le esigenze di spostamento dei cittadini senza
pregiudicare la loro salute e lo stato della qualità ambientale urbana.
Recentemente al concetto di
“città sostenibile” si è sovrapposto quello di “Smart city” ovvero quello di
una città intelligente in vari settori: fra questi un ruolo importante assume
quello legato alla mobilità. Ed ecco che in tutte le città europee si
favoriscono politiche legate all’uso del mezzo pubblico, disincentivando quelle
legate all’utilizzo del mezzo privato (automobile in primis). Ed ecco fiorire in tantissime città europee
piste ciclabili dedicate, limitazioni di velocità fino ai 30 km/h (Zona 30),
potenziamento del trasporto pubblico mediante autobus e metropolitane di superficie
con i Comuni viciniori, parcheggi nelle aree limitrofe al centro o addirittura
peri-urbane, Zone a Traffico Limitato (realmente a traffico limitato) e Aree
Pedonali (APU) che hanno anche favorito il commercio e la vendita al dettaglio.
Ci sono poi città che fanno
eccezione, la classica eccezione che conferma la regola!
Le politiche legate alla gestione
urbana che Brindisi sta portando avanti sembrerebbero orientate verso quelle
della Smart City, avendo, tra le altre cose, aderito al Patto dei Sindaci e
partecipato a programmi comunitari che hanno portato alla istituzione del
bike-sharing. Fatte queste importanti premesse, dobbiamo però constatare, per
onestà intellettuale, che, pur essendoci ancora molto da fare per soddisfare
quelle esigenze e quelle infrastrutture descritte precedentemente, non si
comprendono alcune scelte, in primis quella della apertura al traffico
veicolare in maniera sperimentale di Corso Garibaldi, la cui fase sperimentale
non si è ancora conclusa.
Brindisi risulta fra le ultime
città in quanto ad istituzione di aree pedonali e ZTL. L’apertura al traffico
veicolare di corso Garibaldi alcuni anni fa (2012-2013) è andata contro ogni
logica rispetto alle politiche sul tema e non pare aver sortito gli effetti
sperati o, per lo meno, questa è la percezione diffusa fra la maggioranza della
popolazione e dei fruitori del centro cittadino. Forse è giunto il momento che
l’Amministrazione Comunale porti a pubblica conoscenza i dati rilevati
nella “apertura sperimentale” di
Corso Garibaldi in questi anni, perché una sperimentazione di qualcosa
presuppone uno studio in contemporanea degli utili che essa porta alla
collettività: quindi, dati economici rispetto agli interventi di ripristino
del manto stradale e rispetto ai maggiori (o minori) utili degli esercenti,
dati sull’inquinamento ambientale rispetto alle emissioni veicolari, dati
sull’inquinamento acustico ecc. Ovvero: ha
giovato alla collettività?
Un suggerimento che intendiamo
fornire all’Amministrazione Comunale di Brindisi in questi giorni è quello
legato alla chiusura, per lavori di ristrutturazione, del parcheggio di via del
Mare in prossimità dei Giardini Vittorio
Emanuele ed ex Stazione Marittima. Per ovviare a questi problemi suggeriamo di
velocizzare i lavori di realizzazione delle aiuole spartitraffico del
parcheggio Seno di Levante (presso la Questura) dove è presente anche una
postazione bike-sharing e agevolare chi parcheggia la propria vettura con un
servizio di bus navetta. Ancora, chiediamo di trattare con la Società Trasporti
Pubblici di Brindisi la possibilità di adibire il piazzale ex deposito bus
posto sempre in quella zona (accanto al canale Palmarini-Patri) destinandolo a
parcheggio con le stesse modalità previste per quello del piazzale Seno di
Levante.
Certi di aver fornito
interessanti suggerimenti, aspettiamo fiduciosi che vengano prese in
considerazione le opere richieste; che vengano forniti i dati relativi alla
sperimentazione dell’apertura al traffico di corso Garibaldi e che,
possibilmente, sia ripristinata la
chiusura come chiesto nella petizione consegnata nel 2012 e sottoscritta
anche dai commercianti del corso.