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giovedì 8 maggio 2014

Lungomare e SNIM 2014

Lo SNIM 2014 si è concluso con un bilancio di presenze senz'altro positivo.
Tuttavia, anche per porre le condizioni per un'organizzazione più efficiente, è necessario riflettere su alcune criticità emerse, sia per quel che riguarda la localizzazione definitiva dell'evento sia per gravi lacune che riguardano le infrastrutture e i servizi messi a disposizione del Salone nautico.
Avremo modo di richiamare l'attenzione sull'opportunità di ricollocare il Salone in spazi più idonei per l'esposizione, garantendo agli operatori del settore di intrattenere i loro rapporti in condizioni di migliore funzionalità, ma in questa sede ci preme evidenziare l'inaccettabile situazione venutasi a creare per l'assenza di adeguate forniture elettriche per l'intero SNIM.
I lavori di ristrutturazione del lungomare, rispetto ai quali abbiamo più volte evidenziato la crescita dei costi ed il "tombamento" dell'area archeologica venuta alla luce (i cui reperti recuperati avrebbero dovuto essere musealizzati), necessariamente dovevano comportare la creazione di una centralina di distribuzione per colonnine di alimentazione lungo la banchina del lungomare tali da erogare servizi a tutte le potenziali utenze. Durante lo svolgimento dello SNIM  si è dovuto ricorrere a quattro generatori alimentati da motori diesel che, oltre a comportare costi aggiuntivi per gli organizzatori, rappresentano un'intollerabile impatto ambientale e sonoro. Le navi crociera che arriveranno nel porto e qualsiasi altra imbarcazione dovranno ancora usufruire di impattanti generatori autonomi o messi a disposizione con rischiosi mezzi di fortuna? Come è possibile che i costosi lavori eseguiti su Lungomare Regina Margherita o quelli realizzati nel porto medio non abbiano creato un così essenziale servizio contravvenendo a norme internazionalmente disposte in tutti i porti?
Legambiente non a caso ha collegato la proposta del distretto tecnologico dell'energia rinnovabile, da collocare nell'area oggi occupata dalla centrale termoelettrica Brindisi Nord, anche alla fornitura di un così essenziale servizio per l'intero porto. Nell'immediato attendiamo la realizzazione della centralina suddetta e conseguentemente dell'alimentazione adeguata delle colonnine e dei segnapasso luminosi lungo la banchina, riservandoci ogni e qualsiasi altra azione dovesse rendersi necessaria in caso di silenzio da parte della pubblica Amministrazione.


martedì 25 marzo 2014

lavori nel centro di Brindisi




Siamo costretti ad evidenziare, ancora una volta, i danni che vengono prodotti nel rifacimento di sedi stradali nel centro storico di Brindisi.
Dopo le tante, inascoltate, segnalazioni fatte sugli interventi operati sul lungomare Regina Margherita, là dove, oltre al “tombamento” dell’area archeologica rinvenuta, sono state malamente rimosse ed in gran parte trasportate altrove (non si sa precisamente dove) chianche e pietre laviche, da pochi giorni sono iniziati i lavori sul piazzale Lenio Flacco e non appaiono affatto rispettate le prescrizioni fornite dalla Soprintendenza, in questo caso puntuali, relative alla accorta rimozione, alla numerazione ed alla ricollocazione nello stesso sito delle basole.
Procedono anche i lavori di rifacimento del sedime stradale di via Tarantini e di via Santa Barbara, che si vanno estendendo alle vie limitrofe. La Soprintendenza ha disposto il rifacimento dell’incredibile passaggio pedonale realizzato alternando chianche e pietre laviche. Indubbiamente l’opera creava un inaccettabile contrasto con l’equilibrato intreccio preesistente tra chianche e pietre laviche, ma “l’azione riparatrice” non ha affatto ristabilito tale equilibrio ed ha lasciato intatta la frattura estetica ed architettonica, oltretutto presente in altri punti, nel riposizionamento soprattutto delle pietre laviche.
L’intera opera richiede una verifica da parte dei tecnici comunali rispetto alla regolare e più efficace esecuzione, anche, per esempio, rispetto al convogliamento delle acque piovane, ma principalmente da parte della Soprintendenza in rapporto alla corretta salvaguardia di un tessuto viario storicio e di assoluto pregio architettonico, immediatamente estendendo tale intervento ai nuovi lavori in corso su piazzale Lenio Flacco e sulle vie che incrociano via Tarantini e via Santa Barbara, prima che danni (ed eventuali reati da segnalare all’Autorità giudiziaria) possano essere provocati e portati a conseguenze ulteriori.
Direttivo Legambiente Brindisi