Siamo
costretti ad evidenziare, ancora una volta, i danni che vengono prodotti nel
rifacimento di sedi stradali nel centro storico di Brindisi.
Dopo
le tante, inascoltate, segnalazioni fatte sugli interventi operati sul
lungomare Regina Margherita, là dove, oltre al “tombamento” dell’area
archeologica rinvenuta, sono state malamente rimosse ed in gran parte
trasportate altrove (non si sa precisamente dove) chianche e pietre laviche, da
pochi giorni sono iniziati i lavori sul piazzale Lenio Flacco e non appaiono
affatto rispettate le prescrizioni fornite dalla Soprintendenza, in questo caso
puntuali, relative alla accorta rimozione, alla numerazione ed alla
ricollocazione nello stesso sito delle basole.
Procedono
anche i lavori di rifacimento del sedime stradale di via Tarantini e di via
Santa Barbara, che si vanno estendendo alle vie limitrofe. La Soprintendenza ha
disposto il rifacimento dell’incredibile passaggio pedonale realizzato
alternando chianche e pietre laviche. Indubbiamente l’opera creava un inaccettabile
contrasto con l’equilibrato intreccio preesistente tra chianche e pietre
laviche, ma “l’azione riparatrice” non ha affatto ristabilito tale equilibrio
ed ha lasciato intatta la frattura estetica ed architettonica, oltretutto
presente in altri punti, nel riposizionamento soprattutto delle pietre laviche.
L’intera
opera richiede una verifica da parte dei tecnici comunali rispetto alla
regolare e più efficace esecuzione, anche, per esempio, rispetto al
convogliamento delle acque piovane, ma principalmente da parte della
Soprintendenza in rapporto alla corretta salvaguardia di un tessuto viario
storicio e di assoluto pregio architettonico, immediatamente estendendo tale
intervento ai nuovi lavori in corso su piazzale Lenio Flacco e sulle vie che
incrociano via Tarantini e via Santa Barbara, prima che danni (ed eventuali
reati da segnalare all’Autorità giudiziaria) possano essere provocati e portati
a conseguenze ulteriori.
Direttivo Legambiente Brindisi